Un recente libro (gennaio 2019) di 504 pagine edito da “il Mulino” a firma di Agostino Amantia dal titolo “L’INDUSTRIALIZZAZIONE DEL COMPRENSORIO DEL VAJONT” - Intervento speciale, ricostruzione economica e sviluppo dopo la catastrofe - al Capitolo secondo “Alla ricerca dello sviluppo locale. Istituzioni, enti locali e politica per l’industria prima del Vajont” riporta a pag.177-178 chi fu a sottoscrivere l’accordo con gli esponenti della Vallata Agordina del BIM per l'insediamento della prima occhialeria dell'agordino: ebbene, questa persona fu Francesco Da Cortà, che lo fece il 27 marzo 1961, PRIMA della costituzione della società Luxottica (27 aprile 1961).
Questo inaspettato documento spero contribuirà a chiarire molte cose sulle origini della Luxottica:
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Accanto alla Filatura Bellunese, un'iniziativa meritevole d'attenzione, per quanto modesto fosse l'impegno finanziario richiesto, era anche quella della ditta Da Cortà [leggi Metalflex N.d.R.]. Si trattava di una società in accomandita semplice avente per scopo «l'industria e il commercio di occhialeria, stamperia ed attività affini», costituita il 27 aprile 1961 ad Agordo con atto del notaio Adolfo Soccal e denominata Luxottica di Del Vecchio e C. Ne facevano parte Francesco Da Cortà, Vittorio Toscani e Leonardo Del Vecchio: i primi due quali soci accomandanti, il terzo quale socio accomandatario. Il capitale sociale di 1,5 milioni di lire era stato sottoscritto in parti uguali dai tre soci.
In vista della costituzione della società [Luxottica N.d.R.], il 27 marzo Da Cortà aveva sottoscritto un accordo con gli esponenti della Vallata Agordina del Bim con cui s'impegnava a usufruire dell'area che il consorzio gli cedeva a titolo di donazione esclusivamente per l'impianto di un'occhialeria. L'investimento previsto era di 40 milioni di lire con un'occupazione iniziale di circa 20 operai da portare a 40 entro il 1966. Da parte sua, il consorzio s'impegnava a dotare l'area dei servizi di allacciamento idrico, elettrico, telefonico e fognario, restando inteso che l'area ceduta sarebbe rimasta vincolata ad uso industriale per un periodo di 15 anni.
In base a questo accordo, il 15 marzo la società [Da Cortà=Metalflex N.d.R.] inoltrò al consorzio la richiesta di contributo, che ottenne nella misura del 3% annuo costante sul capitale ammesso di 30 milioni di lire, con un onere decennale per il consorzio di 9 milioni di lire.
Il 13 febbraio 1962 la società [Luxottica N.d.R.] comunicava al Bim di avere completato lo stabilimento e iniziato l'attività il 1° ottobre 1961, avvalendosi di un mutuo di 15 milioni di lire contratto con l'Imi tramite la Banca d'Italia e di 25 milioni di autofinanziamento [Grassetto d.R.]. Le verifiche effettuate dal personale del consorzio accertarono che gli operai occupati erano 39 nel luglio del 1965, saliti a 52 nel dicembre dell'anno successivo. Sull'andamento dell'impresa l'incaricato delle verifiche riferiva:
Come già riscontrato in precedenti sopralluoghi l'attività procede a pieno ritmo con molte ordinazioni e numeroso personale al lavoro. Quanto prima la ditta procederà alla costruzione di un nuovo capannone e all'acquisto di nuovo macchinario, che consentirà una più razionale sistemazione dei vari reparti e del personale dipendente. Per queste nuove opere la ditta ha presentato domanda di contributo al Consorzio e le è stato concesso un contributo suppletivo del 3% annuo scalare e per 10 anni su L. 20.000.000 (assemblea Vallata Agordina del 3.9.1966).
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16 novembre 2024
Giancarlo Soravia